biotecnologie nella moda

Biotecnologia nella moda

Visual Curator
Marilaura Ingarozza
Webwriter
Federica Severgnini

Moda e biotecnologia sono due mondi apparentemente lontani tra loro, ma che negli ultimi anni hanno cominciato ad avvicinarsi per la creazione di un futuro più sostenibile. La biotecnologia sta infatti rivoluzionando il settore del fashion e non solo, si pensi all’industria dei profumi per esempio. Sta offrendo nuove soluzioni per ridurre l’impatto ambientale della produzione e migliorare la qualità dei materiali utilizzati. La biotecnologia nell’industria della moda offre molte opportunità per creare tessuti sostenibili, biodegradabili e di alta qualità, riducendo l’impatto ambientale.

Biotecnologia nella moda

Le varie applicazioni della Biotecnologia

Alcune delle applicazioni più innovative delle biotecnologie includono:

  1. Tessuti sostenibili: i tessuti tradizionali come il cotone e la lana richiedono grandi quantità di acqua, energia e pesticidi per la loro produzione. Le biotecnologie consentono di produrre tessuti sostenibili a partire da fonti rinnovabili come le alghe o i funghi, riducendo il consumo di risorse e l’impatto ambientale.
  2. Coloranti naturali: i coloranti sintetici utilizzati nell’industria tessile sono spesso tossici e inquinanti. Le biotecnologie consentono di produrre coloranti naturali a partire da fonti come i batteri, che sono sostenibili e non tossici.
  3. Materiali innovativi: le biotecnologie consentono di produrre materiali innovativi come la pelle vegetale, prodotta a partire da microrganismi, e la seta artificiale, prodotta a partire da proteine di insetti. Questi materiali sono biodegradabili e possono ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile.
  4. Riduzione dello spreco: esse consentono di creare tessuti su misura, riducendo lo spreco di materiali. Inoltre, le biotecnologie consentono di riciclare i tessuti in modo più efficiente, riducendo la quantità di tessuti che finiscono in discarica.

Una delle tecniche più all’avanguardia è il processo conosciuto come lab-grown. Si tratta di materiali sintetici prodotti attraverso la coltura di cellule e tessuti. Grazie a questa tecnologia, è possibile produrre tessuti e materiali identici a quelli naturali, ma senza dover ricorrere all’uso di animali o piante. Inoltre, i materiali lab-grown sono spesso più resistenti, durevoli e sostenibili rispetto a quelli naturali.

Uno dei primi materiali lab-grown ad essere utilizzato nel settore della moda è stato il la seta prodotta attraverso la coltivazione di batteri. La coltivazione in vitro della seta, ad esempio, coinvolge la coltura di cellule di baco da seta in un ambiente controllato. Queste cellule crescono e producono la seta in modo simile a quello che avviene in natura, ma senza la necessità di allevare ed uccidere i bachi da seta. La seta coltivata in vitro ha la stessa lucentezza e morbidezza della seta tradizionale, ma senzalo stesso l’impatto ambientale. Hanno utilizzato questo tessuto per la creazione di abiti e accessori, dimostrando che la tecnologia dei materiali da laboratorio può essere applicata anche al mondo della moda.

Anche i biopolimeri stanno diventando sempre più importanti nel settore della moda sostenibile. Questi ultimi sono polimeri naturali prodotti da piante e altri organismi viventi quali amido di mais, cellulosa e cheratina. Questi materiali possono essere utilizzati per creare tessuti biodegradabili e compostabili, riducendo l’impatto ambientale della produzione (a differenza del petrolio).

Biopolimeri
I biopolimeri derivati dalle alghe sono biodegradabili, riciclabili e non tossici, PH: Alma Laboris

Un esempio di biopolimero utilizzato nel settore della moda è il PLA, acido polilattico, un polimero biodegradabile ottenuto dalla fermentazione del mais. Questo materiale viene utilizzato per la produzione di abiti e accessori, dimostrando che i biopolimeri possono essere utilizzati per creare prodotti di alta qualità.

Imparare dalla natura

La biotecnologia che trae ispirazione dalla natura, non si limita al settore della moda. L’osservazione e l’imitazione della natura stanno diventando sempre più importanti nel settore del lusso. L’osservazione della natura può infatti fornire importanti spunti per la creazione di tessuti e materiali innovativi e sostenibili. Ad esempio, il fenomeno della fotosintesi è stato studiato per creare tessuti in grado di assorbire la luce solare e trasformarla in energia. Un altro esempio di osservazione della natura è la creazione di tessuti ispirati alla struttura delle foglie. Questi tessuti sono stati creati utilizzando una tecnologia di stampa 3D, e hanno dimostrato di essere altamente resistenti e durevoli, oltre che sostenibili. 

Ci basti poi pensare all’iconica Bella Hadid che alla Paris Fashion Week SS23 ha indossato un abito creato attraverso uno spray composto di polimeri, biopolimeri e solventi prodotto dall’azienda Fabrican LTD, che a contatto con la pelle creano un vero e proprio tessuto. L’idea nasce da Sebastien Meyer, fondatore della maison Coperni. Questo è un esempio che dimostra come scienza e moda possano fondersi alla perfezione.

Bella Hadid
Bella Hadid sfila con un abito di Fabrican LTD alla Paris Fashion Week SS23, PH: The Jakarta Post

In sintesi, le biotecnologie stanno rivoluzionando l’industria tessile, offrendo molte opportunità per creare tessuti sostenibili, innovativi e di alta qualità.