Dipingere rispettando l’ambiente e la salute

L’arte fa bene alla salute. È uno strumento per il nostro benessere e la nostra educazione. Numerose ricerche scientifiche dimostrano infatti che l’arte e la cultura hanno effetti benefici sulla nostra salute e non solo. L’arte è ciò che ci circonda – dalla pittura alla scultura, dalla poesia alla letteratura, dalla musica al teatro – e ci insegna a vedere la bellezza della vita. È la madre di tutte le speranze, tuttavia non sempre è una disciplina sostenibile. Tranquilli però, è tutta questione di scelte!

Talvolta l’arte e la creatività possono danneggiare l’ambiente e la nostra salute. Molti composti chimici fanno capolino nei laboratori di vari artisti e pittori. Sorge dunque spontanea la domanda, se sia davvero possibile dipingere rispettando la natura e l’ambiente.

Il mercato odierno offre molti prodotti ecologici e propone alternative sagge e soluzioni super green! Come si procede e quali sono queste attenzioni ed opzioni?

Cerchiamo di capire come sia possibile rendere l’arte amica dell’ambiente.

Il punto di partenza è fondamentale: i nostri comportamenti e abitudini, se sfavorevoli per noi e la natura, vanno migliorati. Giustamente ciò vale per tutti noi, artisti e appassionati di arte e cultura, senza alcuna distinzione. Per produrre schizzi, bozze, schemi, scalette e canovacci occorre evitare di utilizzare troppa carta e riutilizzarla in caso non sia stata sfruttata del tutto. Inoltre, un’idea eccellente sarebbe di usufruire della carta riciclata. Quali cambiamenti comporta? La carta riciclata consente di far diminuire il disboscamento, prevenire l’erosione del suolo, preservare i bacini idrici e proteggere la biodiversità. Questo ci permette di preservare innumerevoli specie di animali e gli indigeni, che dipendono dalle foreste. È importante ricordare che i costi della carta riciclata sono notevolmente più bassi rispetto a quelli della carta normale. Questo permette di ridurre la quantità di rifiuti da trattare e di evitare l’inquinamento da incenerimento.

Prima di procedere con questa linea guida, ricordiamo che l’Italia è il maggior acquirente europeo di cellulosa indonesiana, proveniente dalla deforestazione in Indonesia.

Oltre alla ‘questione carta’ dovremmo soffermarci e pensare al quantitativo di acqua sprecato per pulire i pennelli e le tavolozze, gettando, di conseguenza, sostanze pericolose nei lavandini. Questi sono tutti comportamenti da evitare. L’acqua è un bene fondamentale per la nostra vita e per l’esistenza del nostro pianeta. Quando si sciacqua un pennello, innanzitutto si dovrebbe rimuovere il grosso della vernice ancora sulle setole, passando il pennello su una superficie. Dopo occorre riempire un piccolo contenitore con dell’acqua ed immergere i pennelli con un sapone vegetale, pensato appositamente per questo tipo di lavoro.

Michael Craig Martin, An Oak Tree, 1973. Tate, Londra

Una volta terminato il lavaggio, non si getta l’acqua! Si aspetta una notte, il tempo che i residui si depositino sul fondo del secchio. Il mattino dopo si potranno raccogliere filtrando l’acqua. I residui di vernice potranno essere gettati nella spazzatura o raccolti in un contenitore apposito e poi smaltiti, mentre l’acqua potrà essere riutilizzata per altri lavaggi.

A questo punto, la nostra riflessione si sposta sui prodotti utilizzati ed acquistati. L’attenzione si sofferma sul costo, non solo economico, ma soprattutto ambientale. Difatti, è fondamentale dedicare del tempo a leggere le etichette per capire come viene prodotto un colore, uno strumento o una sostanza. In aggiunta è fondamentale sapere se il prodotto viene testato sugli animali o se vengono usati ingredienti di origine animale nella ricetta. Un consiglio in merito: informarsi il più possibile sull’azienda che produce gli articoli acquistati e poi utilizzati per produrre arte. Le ultime due importanti domande da porsi rispetto ai prodotti sono: come smaltisco il prodotto? Può essere differenziato o riciclato?

Certo che sì! È fondamentale differenziare la nostra spazzatura, quindi se non lo fai già, inizia ora! Ne gioverai tu e l’ambiente.

Acquistando un pennello o un set di colori si producono una serie di rifiuti, che vanno differenziati. Un pennello non si butta intero, ma si divide nelle sue parti – ovvero manico, setole e ghiera. Il tubetto di colore va invece gettato guardando il suo involucro: è in metallo, plastica o cartone? Se invece c’è ancora un po’ di colore, bisognerebbe utilizzarlo fino alla fine.

È necessario comprendere che esiste ed è possibile un’alternativa verde. Sul mercato si può trovare una modesta quantità di opzioni più ecologiche e più salutari. Incominciamo dalla base: le tele. Per l’alta qualità del tessuto, godono di grande fama quelle della tedesca Hahnemuehle, realizzate in carta di bambù certificata e cotone. Per i colori, invece, si dovrebbero utilizzare quelli atossici per bambini o quelli per body painting, che di solito non contengono sostanze tossiche e sono sicuri al cento percento, anche in caso di ingestione. Oltre a ciò, esistono prodotti vegani e cruelty free.

Un tempo venivano utilizzati tantissimi prodotti di origine animale per realizzare utensileria pittorica e pigmenti. Pensiamo al Nero di Seppia, il Giallo Indiano, il Vermiglione, il Bianco d’Ossa, oppure da sostanze come il Fiele di Bue o la Colla di Coniglio. Ad oggi, sono stati sostituiti con delle alternative sintetiche, inorganiche o creati con altri processi chimici. Ad esempio la serie di acquerelli Akademie della Schmincke è completamente vegana. Un consiglio: leggere sempre le schede tecniche.

Schmincke Akademie oil

In conclusione, citiamo l’arte del riciclo. Sapevi che i cassonetti sono una speciale fonte di ispirazione? La street art è una grande maestra. Molto materiale gettato, come tavole e supporti, può essere riutilizzato, dando vita a una vera e propria creazione.

Una campana di Lisbona, dove è presente una vera e propria Galleria Urbana di arte

In questo articolo sono esposti soltanto alcuni dei buoni comportamenti e delle buone abitudini che si dovrebbero mettere in pratica per ridurre l’impatto ambientale derivante dalla pittura (ma non solo).

Spesso si tratta di semplici accorgimenti, che non richiedono un grande sforzo, ma hanno un grandissimo impatto! E soprattutto, ti accorgerai di quanto sia soddisfacente curare il tuo corpo, la tua mente e l’ambiente. Alla fine ti chiederai come mai non tu non l’abbia fatto prima.

Mostra Commenti (1)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.