Jason DeCaires Taylor underwater sculptures

Jason deCaires Taylor: Sculture subacquee

Translation
Giorgia Barbiero

Jason deCaires Taylor crea installazioni scultoree dinamiche sui fondali marini al fine di promuovere la conservazione degli oceani e affrontare le minacce del cambiamento climatico. Lavorando il cemento marino. Combina le tradizioni della Land Art con la sensibilità della street art, realizzando sculture subacquee in continuo movimento e piene di sorpresa, compassione ed ingegno.

Taylor è conosciuto anche per la creazione di scene subacquee inquietanti ed enigmatiche, che spesso ritraggono la vita quotidiana sulla terraferma trasportata in un nuovo contesto affascinante. A differenza del processo entropico tipicamente associato alle tendenze corrosive dell’oceano, le sue sculture subacquee favoriscono la crescita degli organismi e influenzano le superfici della loro creazione. Infatti, spesso si associano al rapporto tra l’umanità e il mondo naturale, e al suo bisogno di conservazione, decadenza e rinascita.

L’artista britannico Jason de Caires Taylor posa con alcuni dei suoi calchi a grandezza naturale il 25 febbraio 2010 a Cancún.

Un museo di sculture subacquee, pieno di vita

L’oceano è il suo luogo di lavoro; lavora a queste sculture subacquee da più di 16 anni. Alcune delle sue installazioni si trovano anche sopra il livello del mare, ma la sua idea è quella di creare un museo subacqueo che con il tempo diventi una barriera corallina artificiale.

Si parla di museo per una semplice ragione. Ogni giorno inquiniamo e sfruttiamo eccessivamente i nostri oceani; i musei, invece, sono luoghi di salvaguardia, conservazione ed istruzione. Sono luoghi dove si conservano oggetti che hanno un enorme valore per noi. I nostri oceani sono sacri.

Jason deCaires Taylor
The Lost Correspondent di Jason deCaires Taylor. Parco delle sculture subacquee di Molinere.

Il Molinere Underwater Sculpture Park

Il Molinere Underwater Sculpture Park fu il primo dei parchi sottomarini di Jason deCaires Taylor. È stato poi ampiamente riconosciuto come il primo del suo genere. Il sito è ora inserito nella lista delle 25 meraviglie del mondo del National Geographic.

Le 75 installazioni coprono un’area di 800 metri quadrati e sono collocate tra sabbia, burroni e formazioni rocciose naturali. Tra i 5 e gli 8 metri di profondità; vi si può accedere con immersioni, snorkeling e barche con il fondo di vetro, che partono dalla capitale, St Georges, e da Grand Anse, entrambe a breve distanza in barca.

La baia di Molinere ha subito danni consistenti a causa dell’uragano Ivan nel 2004. Pertanto, l’esistenza di queste strutture artificiali ha fornito una nuova base affinché la vita marina potesse proliferare. Un cemento di lunga durata e a pH neutro offre una piattaforma stabile e permanente, che è strutturata per permettere ai polipi di corallo di attaccarsi alle sculture.

Vicissitudes

Una delle opere di questo parco di sculture è Vicissitudes, la quale raffigura un cerchio di persone, tutte unite dalle loro mani. Si tratta di calchi a grandezza naturale di bambini di varie origini etniche. Circolare nella struttura, l’opera sostiene forti correnti e riproduce una delle forme geometriche primarie, evocando idee di unità e di continuità.

La scultura propone la crescita, il caso e la trasformazione naturale. Mostra come il tempo e l’ambiente influenzano il corpo umano e lo modellano. I bambini, per natura, si adattano a ciò che li circonda. Il loro uso all’interno dell’opera sottolinea l’importanza di creare un ambiente sostenibile e ben gestito, uno spazio per le generazioni future.

Vicissitudes di Jason deCaires Taylor

Un’altra delle installazioni che si possono ammirare in questo parco è The Lost Correspondent. Quest’opera ritrae un uomo seduto ad una scrivania con la sua macchina da scrivere. Una collezione di articoli di giornale, risalente agli anni 70, copre la scrivania. Alcuni di questi articoli riportano vicende di un periodo pre-rivoluzionario della storia di Grenada. Il lavoro riflette sulla velocità con cui stanno cambiando le comunicazioni. Un ricordo di un’epoca che appartiene al passato. Una riflessione sull’evoluzione dell’auto-espressione umana e dei sistemi di comunicazione durante lo sviluppo della società.

Perché è importante il lavoro di Jason deCaires Taylor?

Le emissioni di gas serra causate dalle attività umane hanno portato ad un aumento della temperatura della superficie globale di circa 1°C a partire dall’epoca preindustriale. Questo ha causato massicci eventi di sbiancamento dei coralli senza precedenti che – combinati con le crescenti pressioni locali – hanno reso le barriere coralline uno degli ecosistemi più a rischio sulla Terra.

La maggior parte delle barriere coralline si trova in acque poco profonde, vicino alla costa. Di conseguenza, sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle attività umane.

L’aumento della temperatura degli oceani e il cambiamento della loro composizione chimica costituiscono le minacce globali più importanti per gli ecosistemi delle barriere coralline. Queste minacce sono causate da un aumento delle temperature atmosferiche e anche da un maggior livello di anidride carbonica nelle acque del mare.

Le barriere coralline ospitano la più grande biodiversità di qualsiasi ecosistema al mondo. Nonostante coprano meno dello 0,1% del fondo dell’oceano, ospitano più di un quarto di tutte le specie di pesci, oltre a molti altri animali marini. Inoltre, le barriere coralline forniscono una vasta gamma di servizi ecosistemici, come il cibo di sussistenza, la protezione dalle inondazioni e il supporto alle industrie della pesca e del turismo. La loro scomparsa avrà quindi un impatto economico, sociale e sanitario.

La rivoluzione dell’arte subacquea.

L’idea che l’evoluzione umana possa aver avuto origine nel mare è fonte di ispirazione, come se si potesse tornare indietro a quello stesso inizio. Questo misterioso scambio tra la vita e la morte appare inquietante.

L’arte può generare questo tipo di contraddizioni, per esempio, immergendo nell’acqua una civiltà umana fatta in cemento, solo per poi vedere come la vita marina invade queste sculture, creando un manto di vita che le resuscita dalla loro precedente inerzia. È una specie di metamorfosi, simile a quella delle farfalle. Le sculture sono come larve che fioriscono per effetto della biomassa marina. È simile alla bellezza delle rovine quando vengono consumate dalla vegetazione.

Esiste un potere seduttivo della decadenza, ma ancora più straordinario è constatare il potere vitale della natura. L’umanità sembra fragile di fronte all’immensità dell’oceano. E sommersi nell’acqua, si perde ogni senso temporale. Forse il mistero principale è questo divario tra lo spazio e il tempo. Passato, presente e futuro si mescolano e si fondono nella vita e nella morte.

Nel 2015 Jason deCaires Taylor ha tenuto un TED talk in cui spiega la sua posizione sull’arte e sull’oceano (Qui).

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