Dove Self-Esteem; un progetto sostenibile per distrugge gli stereotipi

scritto da
Sara Coccoli

Una storia che parla di educazione e accettazione dagli anni 2000; le prime interviste a molti consumatori nel 2003, le ricerche approfondite dal 2004 e drammatici, Positivi cambiamenti dal 2005 hanno portatoDove, nel 2010,ad essere promotore dell’Unilever Sustainable Living Plan (USLP).

Lo scopo al suo interno racchiude; 3 obiettivi principali, 9 impegni e 50 obiettivi a tempo determinato che si focalizzavano su ambiente, società, ed economia lungo la catena di Unilever; qui un video che descrive il loro ambizioso progetto.

Dove e l’immagine della donna

Uno degli scopi più interessanti di cui Dove si è curato, è stato quello di responsabilizzare le donne.

Questa nuova prospettiva ha abbracciato la difficile realtà che vede protagoniste le donne nel faticare ad accettare i loro corpi. Perdendo fiducia nell’immagine riflessa da uno specchio, sono più ansiose e tendono ad abbattersi, sfiduciandosi.

Per creare un mondo in cui la bellezza equivalga a fiducia, bisogna renderla meno tossica affrontando il problema. Le ricerche di Dove hanno mostrato come otto ragazze su dieci abbiano rinunciato ad importanti opportunità quando manchevoli di un buon rapporto col proprio aspetto; la metà delle donne intervistate fatica ad attenersi ad una decisione quando insicura sul suo corpo.

Il primo passo che lega l’accettazione al concetto di sostenibilità di Dove è stato quello di creare dei nuovi dogmi, espressi con forza nella campagna di Self-Esteem che hanno rivoluzionato la figura della donna;

  • Rappresentare la donna come è nella vita reale; per la prima volta Dove sfata il mito della bellezza perfetta.
  • Le donne vanno rappresentate con rispetto, onesta e diversità
  • La prossima generazione dovrà essere fiduciosa e sicura rispetto a come si guarda allo specchio

Dove e CROWN

Per raggiungere questo traguardo, Dove è stato tra i quattro fondatori di CROWN (Creating a Respectful and Open World for Natural Hair), un’organizzazione che lotta contro la discriminazione dei capelli in scuole e luoghi di lavoro negli Stati Uniti.

La ricerca condotta nel 2019 con più di 2.000 donne intervistate ha mostrato che i capelli delle donne nere hanno 3,4 volte più probabilità di essere percepiti come poco professionali sul posto di lavoro. Il primo atto della rivoluzione è il CROWN Act, una legge che vieta la discriminazione sulla tipologia di capelli di studentesse e impiegate.

Il CROWN Act è stato firmato in legge in California il 3 luglio 2019 ed è entrato in vigore il 1 ° gennaio 2020 ed è diventato legge anche a New York, New Jersey, nella città di Cincinnati, Ohio e nella contea di Montgomery, Maryland. Finalmente, a dicembre dello stesso anno è stato proposto alle camere del Congresso degli Stati Uniti per farlo diventare una legge federale.

Dove; insieme con #ShowUs

Dove Self-Esteem in oltre ha lanciato, nel 2019, il progetto #ShowUs. Si tratta della realizzazione di una libreria di immagini curata da sole donne che vedono il genere non come standard e binario ma con tante e diverse sfumature. Nelle successive interviste per capire se le consumatrici si sentissero rappresentate, il risultato è stato un sei su dieci che riscontrava un impatto positivo sul rinforzamento della fiducia sul loro aspetto.

Le immagini possono essere aggiunte da ogni donna per contribuire al cambiamento, ma non solo; la azienda ha deciso di collaborare anche con riviste come Stylist, Glamour e Vogue per rinforzare questo potente messaggio. Il risultato è stato inimmaginabile; oltre 28.000 le licenze di fotografie donate da più di 2.500 aziende in oltre 60 Paesi. L’impresa è poi proseguita con 4.000 donne iscritte alla libreria e attive nella sua crescita e 85.000 che hanno dimostrato un forte interesse a partecipare.

Importante sottolineare come le foto seguano il principio “No Digital Distortion” di Dove, dove il brand si era impegnato a non modificare o alterare le foto utilizzate in campagne o sui social media. L’idea è di proporre la sostenibilità sociale in una chiave di aiuto verso le donne; aiuto nell’affrontare il mondo dei media, dimostrando che l’immagine di perfezione che stanno guardando è frutto di modifiche per adattarsi a standard elevati ma non è una bellezza reale.

A sostenere queste ricerche c’è anche la voce della professoressa PhillippaDiedrichs, esperta di immagine corporea presso il Center for AppearanceResearch; “Gli ideali di apparenza, le pressioni e gli stereotipi sono diffusi sui social media. Gli studi dimostrano che più tempo le ragazze adolescenti trascorrono sui social media più è probabile che siano insoddisfatte del proprio corpo, soprattutto quando si tratta di pubblicare selfie, cercare convalida attraverso commenti e Mi piace e confrontarsi con i momenti salienti di altre persone. Dobbiamo sconvolgere il panorama dei social media con contenuti che incoraggino le ragazze ad accettare e rispettare il proprio corpo e che mettano in mostra una gamma diversificata e inclusiva di aspetti “.

La serie teene il cartone animato di Dove

Un altro passo fondamentale di Dove Self-Esteem nella trasformazione della bellezza sostenibile è la collaborazione con ATTN, una società di media, per la realizzazione di “Girls Room”, una serie che racconta il dolore e il potere del significato di bellezza ed accettazione nell’adolescenza di cinque ragazze. Il fatto particolarmente interessante è che i punti cruciali della serie sono affrontati nel bagno perché è dove le ragazze plasmano la loro identità affrontando le fragilità. Come ha sostenuto Sophie Galvani, Vicepresidente di Global Dove; “Impostando la serie in bagno, mostriamo uno spazio chiave nello sviluppo femminile in cui le ragazze chattano, interagiscono con i loro amici, si vedono allo specchio e si pesano. È qui che la fiducia del nostro corpo può essere creata o infranta”. Letteralmente ci si trova faccia a faccia con le insicurezze. La serie sviluppa i suoi contenuti sulla base delle analisi dell’immagine corporea che il proggeto ha elaborato con l’Università dell’Inghilterra occidentale.

Tuttavia, le collaborazioni di Dove Self-Esteem per l’educazione sostenibile al rispetto del corpo non sono ancora finite; nella lista c’è anche Cartoon Network; insieme hanno realizzato un cartone, Steven Universe, che aiuta i più piccoli ad accettare il loro corpo. I temi racchiusi sono l’inclusività, la relatività e l’empatia, concetti fondamentali che portano il progetto a costruire la fiducia e l’autostima.

Tutti i contenuti sono stati realizzati in collaborazione alla dottoressa PhillippaDiedrichs, esperta di immagine del corpo, del Center for AppearanceResearch dell’Università dell’Inghilterra occidentale. 

Questo progetto ha come scopo alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Dove e UNICEF

Infine, il progetto di Dove Self-Esteem ha avuto la possibilità di collaborare con UNICEF, per la creazione di moduli educativi da introdurre nei sistemi d’istruzione per bambini tra i 10 e i 18 in Indonesia, India e Brasile. Così Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell’UNICEF ha sostenuto le motivazioni del progetto; “I giovani sono alcuni dei migliori sostenitori, creatori e pensatori del mondo. Tuttavia, sentimenti di impotenza, bassa autostima e mancanza di fiducia troppo spesso impediscono loro, in particolare le ragazze, di parlare apertamente, di difendere ciò in cui credono e di raggiungere il loro pieno potenziale”.

Le azioni concrete sono le uniche che possano rendere la bellezza un’esperienza positiva per ogni donna e migliorare l’autostima delle ragazze.

Per realizzare ciò è necessario che ogni donna si senta rappresentata nell’universo del bello e per questo Dove si sta dedicando a realizzare un cambiamento sociale e ambientale il più ampio possibile dove lo strumento principale sia la difesa.

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