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Biotecnologie, profumi all’avanguardia

Visual Curator
Marilaura Ingarozza
Translator
Andrea Terrado
Webwriter
Federica Severgnini

Gli odori accompagnano ogni momento della nostra vita. Ci regalano la possibilità di imprimere nella nostra mente ricordi o luoghi, migliorano (o peggiorano) determinate esperienze e ci aiutano ad assaporare meglio i cibi che mangiamo. 

Il metodo di produzione di fragranze si sta però rivoluzionando, le biotecnologie stanno apportando grandi cambiamenti anche nel campo dei profumi.

Cosa sono esattamente le biotecnologie?

Secondo l’Oxford Language, si tratta di una scienza il cui impiego industriale viene utilizzato per la produzione di sostanze elaborate da cellule ed enzimi. Ci si riferisce sia ai tradizionali processi fermentativi usati per ottenere vino, birra, formaggi e yogurt, sia alle tecniche dell’ingegneria genetica e della biologia molecolare per la produzione di materiali biologici (per esempio ormoni ed enzimi) attraverso modificazioni di cellule batteriche e animali. 

Si tratta quindi di qualcosa di innovativo che da anni ormai viene impiegato nell’agricoltura, nel settore farmaceutico e da poco anche nel settore cosmetico e del beauty per produrre nuovi prodotti ma anche per puntare ad una sostenibilità ormai sempre più necessaria.

Le biotecnologie contribuiscono alla riduzione di effetti dannosi sul nostro pianeta. Infatti riducono i processi produttivi come consumo di acqua, emissioni di gas ed utilizzo di energia.

Le conosciamo come biotecnologie industriali ma vengono definite anche “biotecnologie bianche” o “the third wave of biotechnology” ed oggi sono approdate nel campo dei profumi all’avanguardia.

profumi

La svolta per il settore del beauty grazie alle biotecnologie

Al giorno d’oggi, reperire le materie prime per la creazione di profumi e fragranze sta diventando sempre più complesso. I continui cambiamenti climatici portano ad una difficoltà di produzione di determinate piantagioni. Si opta così per la biotecnologia con la produzione di fragranze tramite microbi fermentati. Le biotecnologie permettono la creazione di prodotti senza lo sfruttamento reale di risorse naturali che in alcuni casi stanno scomparendo sono enormemente ridotte.

La biotecnologia bianca offre numerosi vantaggi rispetto ai processi tradizionali di produzione di prodotti di origine biologica. In primo luogo, i processi biotecnologici sono generalmente più sostenibili rispetto ai processi chimici tradizionali. Ciò è dovuto al fatto che i processi biotecnologici utilizzano fonti di energia rinnovabile, riducono l’utilizzo di prodotti chimici tossici e producono meno rifiuti.

Le molecole create in laboratorio possono essere utilizzate per la creazione di detersivi e profumi con risultati più forti e duraturi rispetto al prodotto naturale. 

biotecnologie e profumi

Usi differenti di profumi e fragranze

Oggi si sta sviluppando molto l’idea di accompagnare delle esperienze con delle profumazioni, l’olfactive marketing ne è una prova. Diversi studi dimostrano come determinati odori possano migliorare o peggiorare le nostre esperienze, o di come possano accompagnarci a prendere determinate scelte rispetto ad altre.

Esistono infatti molte esperienze che si basano sull’utilizzo di odori particolari, come spa apposite, ristoranti suggestivi, negozi o addirittura posti di lavoro, in cui vengono utilizzati determinati profumi per favorire il rilassamento e la concentrazione. Per esempio uno studio ha dimostrato che gli oli essenziali, in particolare l’olio di sandalo, possono alleviare lo stress e facilitare il recupero dopo un evento stressante, riducendo la pressione sanguigna sistolica e i livelli di cortisolo salivare, considerati biomarcatori dello stress. 

Anche il senso del gusto può essere influenzato dagli odori, ci basti pensare ad alcuni cibi vegetariani, resi molto simili alla vera carne grazie a consistenza ed odore. 

odori e profumi

L’importanza dei profumi e le biotecnologie

La creazione di profumi è una tradizione antichissima. Ci basti solo pensare che già gli antichi Egizi vi si dedicavano ed avevano affinato diverse tecniche di produzione. L’utilizzo di profumi o di oli essenziali non solo serve come “accessorio” per la persona che lo indossa, ma ci rappresenta, dice qualcosa su di noi, il tipo di profumazione che ci piace, che varia da quelle più dolci e agrumate a quelle più legnose ed amare. 

La prima Chimica della storia ad utilizzare la tecnica della distillazione per la produzione di fragranze è stata Tapputi, vissuta in Mesopotamia nel 1200 a.C. In epoca contemporanea troviamo un’altra donna importante nello stesso ambito, Sara Reisinger, biotecnologa che dirige l’unità di ricerca di Firmenich a Ginevra. Quest’ultima sta cercando di rivoluzionare il mondo dei profumi, sfruttando algoritmi in grado di apprendere automaticamente e sviluppare fragranze innovative in maniera efficiente. 

Gli enzimi creati in laboratorio possono anche utilizzare residui provenienti da altre industrie quale punto di partenza per la creazione di profumi autenticamente ‘green’. Questi processi non solo aumentano la varietà di profumi disponibili, ma aiutano a proteggere preziose risorse del nostro pianeta.

biotecnologie

Il passaggio di grandi aziende verso produzioni piu sostenibili nell’area dei profumi, apporta un beneficio ineguagliabile al consumatore finale in termini di varietà, alta qualità, sostenibilità e rispetto del pianeta. Il vantaggio si riflette anche sulle aziende. Infatti le aziende coinvolte non sono costrette a basare le loro produzioni su materie prime influenzate dall’ imprevedibilità del tempo metereologico e dei cambiamenti climatici.

Il mondo del lusso presta anch’esso sempre più attenzione alla creazione di profumi sostenibili e alle bioteconologie. Ne è un esempio la fragranza Dylan Turquoise di Versace, il cui ingrediente principale è il limone primofiore. Più dell’85% della fragranza contiene materie prime biodegradabili e create avvalendosi delle ricerche biotecnologiche più avanzate. 

Negli ultimi anni quindi ci si sta avvicinando sempre di più ad un mondo sostenibile. Le biotecnologie in questo caso contribuiscono sicuramente allo sviluppo di un pianeta green.