Moda circolare, una tendenza diffusa

Visual Curator
Norma Márquez
Webwriter
Federica Severgnini

“Il capo più sostenibile è proprio quello che hai nel tuo armadio”

Così dice Orsola De Castro, massima esperta dell’upcycling e del riciclo di vestiti. E come darle torto! Il nostro pianeta soffre. Spesso noi ne siamo la causa, ma non per questo non può esserci una soluzione, anzi! 

Dal 2014 si parla di moda circolare, una tendenza sempre piu diffusa. Ma che cos’è? Si tratta di una moda capace di ‘riprodursi’ senza intaccare le risorse del pianeta. Questo nuovo modello ci porta a modificare il nostro pensiero sulla vita di un indumento e le nostre azioni pre-acquisto evitando di comprare in modo compulsivo. 

Il processo circolare inizia con la scelta di sostante e materiali sicuri per la salute. Si prediligono quindi tessuti naturali e si tende ad evitare quelli sintetici. In questo modo si riduce la dispersione di microplastiche nell’ambiente. Si tratta di un approccio più consapevole che ci fa scegliere moda vegana, ad impatto zero, eco friendly.

Ma un capo riciclato perde la sua qualità?

I dati statistici indicano che un europeo acquista in media 60 capi di abbigliamento l’anno. Si tratta di un semplice numero che  dovrebbe bastare a farci comprendere l’impatto che il mondo della moda ha. I numeri acquistano maggiore significato se ci riferiamo alle risorse necessarie alla produzione: tonnellate di acqua e continue emissioni di carbonio nell’atmosfera. 

Acquistare un capo creato con materiali riciclati quindi, non implica una scarsa qualità, bensì un gesto consapevole e rispettoso. Ed è per questo che la moda circolare sta diventando una tendenza sempre più diffusa

Esistono anche valide alternative al riciclo come:

  • Scambio
  • Prestito
  • Second Hand
  • Renting

Queste ultime sono tra le alternative più diffuse grazie anche a più consapevolezza da parte della Generazione Z. Non a caso comprare capi vintage o noleggiarli per eventi importanti sembra essere la soluzione preferita dalla maggior parte dei giovani.

Su Instagram e TikTok è facile trovare informazioni sulle opportunità di acquisto di capi usati a prezzi accessibili. Troviamo informazioni di mercatini in grandi città come Milano e Roma, oppure di negozi come Humana Vintage o mercati “nomadi” come VinoKilo. Si crea in questo modo una vera e propria tendenza alla quale non si vuole rinunciare. 

Piattaforme alternative

Ci sono anche piattaforme e siti e-commerce all’avanguardia sui quali si possono trovare capi unici come: Vestiaire Collective, Vinted, EcoFashion, Vintag, Rebelle, per citarne alcuni. 

Oggi si registra quindi un nuovo attivismo sul concetto di riutilizzo e riciclo e sono sempre di più le aziende ed i consumatori che fanno proseliti, come vediamo nel rapporto di McKinsey & Business of Fashion secondo il quale la circolarità sarà uno dei temi dominanti nei prossimi anni.

Non c’e da sorprendersi se consideriamo che la moda è alla continua ricerca del nuovo, soprattutto in un mondo in cui ci si ritrova a combattere contro problemi giganteschi quali la sovrapproduzione e lo smaltimento dei capi invenduti.

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